Scambi di persone
Ore 7.00, terzo giorno di cantiere, pieno inverno: in una stradina isolata nel quartiere di Tor Sapienza, attendendo la squadra che ovviamente tardava. Si avvicina una vecchietta con aria compassionevole: “Signorì, pure stamattina sta qua? ma che lavoro è il suo, pe’ strada, in mezzo a tutti ‘sti omini, sempre in piedi… Ma a su’ padre je l’ha detto che lavoro fa?” E la laconica risposta della signorina fu: “Signora, sono archeologa e anche mio padre è informato dei fatti”…
Eccesso di zelo
Ore 10.00, si sospende lo scavo per la pioggia battente. Tutti a casa e scatta la cassintegrazione (ovviamente per gli operai con regolare contratto). Dopo poco arriva la telefonata di uno degli operai al capo squadra: “A casa mia nun piove più e qui sotto c’è un cantiere. Me posso ferma’ e fa la giornata qua?”…
Senza parole
Scavo sulla Tiberina, ore 7.30: il topografo sta aspettando il collega archeologo per effettuare il rilievo delle evidenze emerse. Si avvicina una prostituta di colore che incuriosita, forse anche ammiccante, chiede: “Che fai qui da solo a quest’ora del mattino?” . Il topografo risponde gentilmente alla “signora”: “Sto aspettando un collega per fare un rilievo archeologico”. La prostituta lo guarda interdetta e.. ”Ammazza che mestieraccio che fai!!!”
M.